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E già, c’è chi si sente a casa in un parco, in un ristorante, in palestra… io mi sento a casa quando entro da Mac. E si perché lo store Mac sta per me come la casa di bambola ad una bimba! Conosco questo brand dalla notte dei tempi direi, da quando venne praticamente fondata in Canada. In quegli anni ero negli Stati Uniti per perfezionare l’inglese e personaggi come Madonna, all’epoca il mio idolo indiscusso con Like a Virgin, raccontavano di un mondo in piena spinta di cambiamento, e quando Mac cominciò ad impegnarsi sempre più nel sociale con le grandiose campagne Viva Glam, e a produrre una varietà sempre più ampia di colori, in un mondo in cui il make-up era davvero agli albori, non poté che diventare un colpo di fulmine sfolgorante e scintillante! I primi prodotti Mac dei quali mi sono innamorata sono stati i mitici rossetti matt e le matite labbra. Poi i fard sia in polvere che in crema, gli ombretti, e chi più ne ha davvero ne metta, perché tanto Mac li ha fatti già e io ampiamente usati!!! Ora magari vi sembra impossibile, ma prima di Mac era il deserto. Certo c’erano altre marche, ma proponevano come ancora oggi del resto, qualche tonalità di stagione, null’altro. Mac è sempre stato un tripudio di colori, e per una make-up artist con il prurito alle dita, era ed è tuttora tanta roba! Fino a tutti gli anni 90, noi truccatori di cinema usavamo praticamente solo prodotti specifici per il cinema, e la pellicola quindi. Loro invece si rivolgevano proprio a noi professionisti, proponendo tutto l’arcobaleno e oltre. Con l’avvento di Mac però iniziò una vera rivoluzione, nei set ma anche per le strade. Furono i primi a togliere le fragranze, spesso portatrici di allergeni, e a non testare sugli animali, cosa che vi posso garantire, negli anni 80 facevano ancora tutti.

Oggi me ne sto a casa...

da Mac Cosmetic

Oltretutto Mac parlava un linguaggio globale, senza distinzioni razziali, di genere o estrazione culturale. In quei decenni ingombrati dall’orrore dell’Aids, Mac si ricavava la sua nicchia di libertà, il suo porto franco per gli amanti dell’arte applicata al corpo e al viso. Finalmente anche noi muas potevamo trovare le porporine quando la tendenza era matte o i colori quando le passerelle proponevano i nudes. Capirete che questo è stato incredibile. Ora vi sembra normale, lo so. Lo vedo con le allieve all’ Accademia Nazionale del Cinema, che sono giovani e tante cose non le hanno vissute in prima persona. Ma senza Mac, forse non saremmo in questo caleidoscopio di colori e mono marche, alcune degne di nota, altre regine di una notte che colorano le nostre facce e le nostre strade come non mai. Senza l’intuito di due grandi come Frank Toskan e Frank Angelo, forse sarebbe stato tutto diverso e tutto meno colorato, e magari tanta apertura verso il diverso avrebbe faticato parecchio di più.

 

Poi inaspettatamente nel 2016 Mac mi riempie di gioia… ovvero un premio speciale…capite? Il mio amore era contraccambiato!!! Barbara de Poli, mia cara amica da allora ne è stata l’artefice e la madrina e insieme a Michele Magnani mi hanno reso una make-up artist molto felice. E poi ancora il viaggio a Parigi per un lancio speciale di una limited edition del multi premio oscar, il genio Rick Baker…. Ora capite perchè quando entro in Mac, entro a casa mia, e la fantasia è libera si volare in un male pieno di colori.

 

 

 

 

 

 

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